Non muoviamoci in maniera azzardata, inviare il proprio manoscritto è un'operazione delicata!
Hai appena terminato il tuo manoscritto. E ora?
Hai messo la parola fine al tuo manoscritto, ti sei occupato anche di alcune revisioni, magari con l'ausilio di un alpha e di alcuni beta reader, e ora è giunto il momento di trovargli una casa (editrice). Hai valutato anche le ipotesi alternative, come quella del Self-Publishing o per esempio delle Agenzie Letterarie, ma alla fine hai optato per la strada tradizionale. Be’, allora continua a leggere questo articolo, potrebbe fare al caso tuo.
Prima di tutto non avere fretta. Mai.
È fondamentale che tu non abbia fretta, come ben sai, le cose si fanno sempre restando lucidi e concentrati, soprattutto se parliamo di un obiettivo tanto importante come quello della pubblicazione. Dunque come primo passo assicurati che il manoscritto sia revisionato. Non basta far fare la correzione ortografica a Word, purtroppo. Anche se il manoscritto è passato sotto alpha e beta reader, dagli sempre un occhio in più, in nessun caso può far male. Se invece le revisioni sono state diverse, e non pensi ci siano più problemi narrativi o grammaticali (o i dannati refusi!), è il momento di fare il primo passo. Quale?
Non farti prendere dalla fretta di pubblicare, mai!
Devi scegliere con attenzione gli editori a cui inviare il tuo manoscritto
Vanno scelti gli editori a cui inviare il proprio manoscritto, no? È semplice immaginare che sia questo il primo passo da fare. Eppure molti aspiranti autori però lo fanno con una discreta superficialità, infatti, scrivono una mega-lista con anche 50-60 editori e procedono all'invio senza alcun criterio. Niente di più sbagliato ovviamente.
Ti sembrerà strano, ma gli editori vanno selezionati. Già agendo in questo modo rischiamo di ricevere proposte incongrue, figurarsi invece se inviamo il manoscritto a tappeto senza avere dei criteri in mente. Ne verrebbe fuori un bel problema. L'ideale sarebbe valutare con mano uno o due volumi di ogni editore che ci interessa, per comprendere come siano trattate le pubblicazioni. Magari c'è della sciatteria nell'impaginazione o il testo è pieno di refusi. Ecco, cerchiamo di comprendere se potremmo essere anche lettori di quella casa editrice oltre che autori. Credo che questa sia una valutazione fondamentale da fare.
Le case editrici ci devono ispirare, magari per il progetto, magari per le cura dei volumi, magari per uno o due libri che abbiamo letto e che abbiamo ritenuto di ottimo livello. Non sono caratteristiche secondarie queste, perché se tu per primo non sei interessato ai volumi di quell'editore, perché qualcuno dovrebbe acquistare i tuoi?
È fondamentale anche comprendere gli aspetti meramente materiali quando si seleziona un editore, che tipo di distribuzione ha? Pubblica anche in ebook o solo in cartaceo? Oppure viceversa? Fa promozione per i suoi volumi o si limita a fare un post sui propri social e tanti saluti?
Ora, come tutti sappiamo, a meno che un autore non stia pubblicando con una major (e comunque anche lì…) è impossibile che il suo libro sia in tutte le librerie dello Stivale, così come è ovvio che se il nostro libro uscirà con un piccolo editore, sarà necessaria da parte nostra un po' più di fatica per promuoverlo e per affermare la nostra voce autoriale. Tuttavia dobbiamo assicurarci che l'editore pure ci riservi qualche piccolo vantaggio. Magari investe comunque in edizioni curate e fa promozione, presenzia a fiere e cerca di darsi da fare, per quanto possibile. Ecco, ovviamente questa è una buonissima cosa.
Hai selezionato gli editori e ora?
Hai stilato la tua lista di editori, ti sei assicurato che i loro cataloghi siano perfettamente in linea con quanto hai intenzione di mandare. Be', è giunto il momento di studiare la pagina di invio manoscritti. Perché parlo di studiare? Perché alcune volte ci sono poche informazioni e vaghe, lasciando libertà all'autore su come inviare il proprio manoscritto; altre volte invece ci sono dei veri e propri vademecum da seguire in maniera pedissequa. Forse, ti sembrerà un'esagerazione, ma non lo è. Le redazioni, anche quelle dei piccoli editori, leggono tantissimi manoscritti, quindi già il fatto che un autore riesca a seguire delle semplici istruzioni è una buona cosa. Dunque leggi le istruzioni e rispetta quelle indicazioni come se fossero scritte nella pietra. Se ti viene richiesto il manoscritto intero, evita di inviare solo stralci magari adducendo scuse che sanno più di mitomania che di professionalità. C'è un altro articolo in cui ti consiglio come scrivere una mail a un editore, magari dai un'occhiata.
Cerca di fare del tuo meglio per rendere più agevole la valutazione da parte della redazione.
Repetita iuvant, sempre…
C'è una cosa che moltissimi aspiranti autori non prendono in considerazione, ne ho già parlato sopra, si tratta del catalogo dell'editore. Evita di inviare poesie a chi pubblica solo narrativa, evita di inviare racconti di fantascienza a chi pubblica solo saggi sulla politica del sud-est asiatico. Capita l'antifona, no? È fondamentale che tu abbia sempre rispetto del tempo altrui.